In questa guida troverete ulteriori precisazioni relativi alle multe prese con l’autovelox, per integrare la mia prima guida sul tema! Come fare un ricorso per una multa con l’autovelox. Per quanto riguarda le multe ricevute a seguito di rilevazioni fatte con postazioni MOBILI e non fisse di Autovelox, bisogna accertare se siano state rispettate le seguenti regole.
Verificate che l’autovettura utilizzata per effettuare le rilevazioni con l’Autovelox o Telelaser abbia i colori d’istituto e non sia un’auto cosiddetta civetta e che i rilevatori siano in divisa, non in borghese e che il tutto sia ben visibile.
Accertare che prima della postazione mobile, ad una idonea distanza, quindi non a 30 o 50 metri, ma molto prima, sia stato apposto in maniera ben visibile un cartello mobile azzurro con l’indicazione che sulla strada è in corso una rilevazione della velocità! Detto questo, il cartello deve essere apposto in entrambe i sensi di marcia se la rilevazione avviene sulle due direzioni! Non risultano validi i Cartelli fissi e generici di rilevazione di velocità!
Accertatevi che subito nelle vicinanze, quindi appena oltre il luogo dove viene fatta la rilevazione, non vi siano posti di idonea grandezza dove poter effettuare la fermata dei veicolo controllati, in piena sicurezza. Quindi non in curva, in presenza di strada stretta o in corrispondenza di un incrocio, etc.
Accertare infine che tra il cartello di limite di velocità, se esistente, ed il punto di rilevazione, non siano presenti incroci dai quali è possibile immettersi sulla strada controllata, in direzione del posto di controllo, senza che lo stesso cartello di limite di velocità sia ripetuto per i veicoli che appunto escono da detto incrocio!
Se si accerta la sussistenza di una o più delle condizioni elencate vi sono ottime possibilità di vincere un eventuale Ricorso al Prefetto o Opposizione al Giudice di Pace, che è la più consigliabile per i motivi che ho specificato nella prima guida Autovelox.
I termini per la proposizione del ricorso al Giudice di Pace sono di 30 giorni dalla notifica. Il ricorso potrà essere presentato personalmente presso la cancelleria degli uffici del Giudice di Pace o tramite l’assistenza di un avvocato. Bisogna comunque evidenziare che in questo caso, oltre alle spese legali, si dovranno pagare anche le spese del ricorso.
Se non si può presenziare direttamente, è possibile incaricare un’altra persona con una delega. La delega non richiede una forma specifica. L’importante è indicare tutti gli elementi utili.
Il Giudice di Pace avrà varie possibilità, cioè dichiarare inammissibile il ricorso, convalidare la multa con ordinanza, annullare in tutto o in parte la multa se accoglie l’opposizione del ricorrente, rigettare il ricorso determinando a carico del ricorrente una sanzione di importo ricompreso tra il minimo e il massimo stabilito dalla legge per la violazione accertata.
Chi decide di proporre ricorso multa al Prefetto piuttosto che davanti al Giudice di Pace non dovrà pagare alcuna somma per marche da bollo e contributo unificato e non avrà bisogno dell’assistenza di un avvocato. Questo tipo di ricorso consiste in un controllo formale a seguito dell’invio dell’atto all’organo accertatore o al Prefetto senza la necessità di partecipare a udienze o inviare memorie. Fondamentale, per contestare una multa al Prefetto, sarà il rispetto del termine di decadenza di 60 giorni dalla notifica della multa.
Quindi se vi accorgete di essere stati oggetto di rilevazione senza essere stati fermati, o più tardi se vi arriva una multa a casa, controllate quante più cose possibili di quelle elencate potreste risparmiare soldi.
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Luisa Redi è una blogger appassionata di bellezza, consigli ai consumatori, lavoretti creativi e organizzazione della casa. Luisa è una persona estremamente appassionata e dedicata al suo blog, e si impegna costantemente per offrire ai suoi lettori contenuti di alta qualità e di valore.